EuroAquileienses 22.02.2022/II (it)

Comunicato FOGOLÂR CIVIC alla stampa italiana – Udine, 22 febbraio 2022

RISCATTARONO IL LORO PAESE DALLA VERGOGNA DI UNA LEGALITÀ IMMORALE!”

Ricordati a Udine, al crocevia friulano d’Europa, presso la cappella della Santissima Trinità, gli universitari tedeschi del gruppo di resistenza clandestino “Rosa Bianca”, martiri ribelli alla disumanità del nazismo. Un’iniziativa di Fogolâr Civic e Academie dal Friûl, conclusa con lo storico inno libertario “Die Gedanken sind frei” in un’inedita versione friulana a firma del presidente sociale prof. Travain.

Il 22 febbraio 1943, a Monaco di Baviera, venivano giustiziati dal regime hitleriano i primi tre universitari arrestati perché appartenenti al gruppo clandestino di resistenza civile al nazismo denominato “Weiße Rose” ossia “Rosa Bianca”. Serbando sino all’ultimo dignità incredibile, in quel giorno furono decapitati i fratelli Hans e Sophie Scholl insieme all’amico Christoph Probst. Un sodalizio segreto, costituito da cinque studenti – gli altri due erano Alexander Schmorell e Willi Graf – ed un professore, Kurt Huber, coadiuvati da uno stuolo di fiancheggiatori – furono quindici le condanne a morte e trentotto al carcere –, che tra 1942 e 1943 tentò di aizzare contro il Governo, in particolare attraverso opuscoli ad hoc, il mondo intellettuale germanico, in particolare del sud del Reich, tra Baviera e Austria. Composto da cattolici, protestanti e ortodossi, il gruppo “Rosa Bianca” rappresentava un’unione interconfessionale cristiana in aperta rivolta contro le folli disumanità e blasfemia naziste. Sophie Scholl, che aveva affrontato anche studi medici, era rimasta disgustata dalle politiche sanitarie hitleriane volte all’eliminazione dei disabili. Per non parlare del genocidio ebraico. Ebbene, “questi giovani eroi tedeschi, giovani e colti, giudicati traditori della patria dalle Istituzioni di un Paese che oggi a loro e a pochi altri deve la salvezza per lo meno di un briciolo di dignità nazionale”, sono stati ricordati a Udine, crocevia friulano dell’Europa, nella cattedrale, per iniziativa del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, presso la cappella della Santissima Trinità, memoria nazionale degli udinesi di origine germanica, riuniti in passato nella confraternita omonima, e, quindi, plausibile luogo deputato al ricordo delle maggiori glorie di quella componente della civiltà europea. Dopo la deposizione, per l’appunto, di una rosa bianca ai piedi dell’altare ornato da pala settecentesca del grande Giambattista Tiepolo, con spiegamento del Tricolore Civico Internazionale e della bandiera friulana da guerra, cosiddetta “Romane”, sul paludamento di Giulio Cesare, Padre del Friuli compendio del Vecchio Continente, la delegazione civista guidata dal presidente dei due sodalizi, prof. Alberto Travain, e composta dalla vicaria prof.ssa Renata Capria D’Aronco; dalle caposezione fogolariste sig.ra Paola Brochetta e sig.ra Marisa Celotti; dai consiglieri maestra Manuela Bondio, sig.ra Paola Della Vecchia, sig.ra Rosa Masiero, sig, Eugenio Pidutti, sig.ra Paola Taglialegne, sig.ra Laura Zanelli oltreché dalla storica sodale sig.ra Anna Rosa Caeran, si è portata all’Esedra 1511, in Piazzetta Belloni, attorno alla vera originaria del Pozzo di San Giovanni, cimelio della grande rivolta popolare friulana della “Joibe Grasse”, per intonare, per la prima volta in versione friulana, il famoso inno libertario della “Rosa Bianca”, rimontante addirittura al Medioevo alpino e ai moti contadini del Rinascimento: “Die Gedanken sind frei”, ode al libero pensiero, divenuta, nella lingua di Zorutti e Colloredo, “A pinsîrs no vâl trai”, avvincente proposta del prof. Travain. Con una nota, dunque, goliardica eppure intrisa di ideali civici universali o, quanto meno, si vorrebbe, “occidentali”, si è siglato l’omaggio che il locale civismo ha voluto tributare “al raro coraggio espresso da un mondo universitario e culturale in genere, anche, pare, attualmente non proprio in prima linea, salvo frange estreme, nella difesa e nella rivendicazione di una libertà di pensiero che, oltre ad essere sale della Scienza, costituisce primo fondamento ed ultimo propugnacolo della dignità umana”. Un indirizzo di saluto, per l’occasione, è giunto dall’Assessore all’Istruzione del Comune di Udine, prof.ssa Elisabetta Marioni. Nel pomeriggio, lo staff presidenziale di Fogolâr Civic e Academie dal Friûl ha preso parte al privato corso di formazione civica, curato dall’educatore sig. Eugenio Pidutti sul tema della cinematografia di denuncia in materia di derive autoritarie.

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